La vitamina A (o retinolo) fa parte delle vitamine liposolubili ossia è un tipo di vitamina che può essere depositata nel nostro corpo in modo da essere utilizzata al momento del bisogno.
Il beta-carotene è invece il precursore della vitamina A, pertanto è chiamato anche “provitamina”. Si tratta di una sostanza di origine vegetale appartenente al gruppo dei carotenoidi ed è il pigmento responsabile del colore rosso-giallo-arancio degli alimenti nei quali è contenuto.
In seguito all’ingestione di alimenti contenenti beta-carotene, la trasformazione in vitamina A avviene nell’intestino: inizialmente l’enzima diossigenasi scinde il beta-carotene in due molecole di retinale che successivamente vengono trasformate in retinolo (vitamina A) dall’enzima retinale reduttasi NADPH dipendente.
La formazione di vitamina A a partire dal beta-carotene è inversamente proporzionale allo stato nutrizionale della vitamina: più vitamina A c’è nell’organsimo e minore è la trasformazione del beta-carotene introdotto con la dieta.
Solo una parte del beta-carotene viene trasformato in vitamina A. Quando la quantità di vitamina è sufficiente, il beta-carotene viene depositato come tale oppure eliminato.
Una volta avvenuta la conversione del beta-carotene in vitamina A circa il 90% della vitamina viene immagazzinata nel fegato e solo il 10% nel tessuto adiposo, nei reni e nei polmoni. Sono propri questi depositi che vengono utilizzati dal nostro organismo quando con la dieta non viene introdotta la quantità giusta di vitamina A o del suo precursore (1).
L’assunzione raccomandata di vitamina A per un soggetto adulto è di circa 600-700 μg al giorno ma può aumentare in situazioni particolari come l’allattamento.
Caratteristiche nutrizionali
La vitamina A è presente esclusivamente negli alimenti di origine animale mentre il suo precursore (beta-carotene) solamente in quelli vegetali.
Fonti di vitamina A:
- uova
- latte e derivati
- carne e pesce in particolare il fegato
Fonti di beta-carotene:
- carote
- paprika
- peperoncino
- cavolo
- patate
- spinaci
- pomodori
- pesche
- prugne
- arance
- prezzemolo
- mango
- albicocche
- zucca
Sia la vitamina che il precursore sono sensibili alla luce e al calore pertanto la cottura degli alimenti ricchi di queste sostanze determina la loro perdita.
Proprietà farmacologiche
La forma biologicamente attiva della vitamina A è l’acido retinoico che legandosi a specifici recettori (RAR e RXR) regola la differenziazione e lo sviluppo delle cellule comprese quelle del sistema immunitario (1). In particolare:
- ha un’importanza fondamentale per la vista in quanto è un componente della rodopsina, sostanza presente nella retina che rende l’occhio sensibile alla luce
- regola lo sviluppo delle ossa
- regola la crescita dei denti
- stimola il sistema immunitario
- migliora la funzionalità riproduttiva
Il beta-carotene oltre ad essere il precursore della vitamina A svolge anche altre funzioni:
- è dotato di proprietà antiossidanti
- migliora la funzionalità del sistema immunitario
- protegge la pelle dai raggi UV
- aiuta a proteggere le mucose della bocca, del naso, della gola e dei polmoni, riducendo così la suscettibilità alle infezioni
- contrasta la cecità notturna e la vista debole
- aiuta nella formazione di ossa e denti
Vitamina A e beta-carotene in oncologia
Sono pochissimi i dati in letteratura che suggeriscono che l’acido retinoico (forma attiva della vitamina A) potrebbe essere applicato nella prevenzione o terapia di alcune forme di cancro, come quella del pancreas ad esempio. Mancano però dei veri e propri studi clinici (2).
Anche riguardo al beta-carotene, analizzando tutti gli studi in letteratura, non ci sono studi che dimostrano che l’integrazione sia efficace a ridurre il rischio di sviluppare il cancro (3).
Piuttosto, sono diversi gli studi che hanno mostrato che l’integrazione di beta-carotene aumenta il rischio di cancro ai polmoni e allo stomaco nei soggetti fumatori, indipendentemente dal contenuto di catrame e nicotina nelle sigarette. Il meccanismo ipotizzato è la capacità del beta-carotene ad alte dosi di agire come pro-ossidante danneggiando il DNA delle cellule esposte ai cancerogeni del fumo di sigaretta (4).
Biodisponibilità
La biodisponibilità della vitamina A è mediamente alta: circa il 70 % viene assorbita.
Quella del beta-carotene, invece, è molto variabile ed è influenzata da fattori come la matrice alimentare, la cottura degli alimenti, la contemporanea assunzione di grassi e lo stato di vitamina A. La quantità che effettivamente viene assorbita è circa il 2-50 %: per esempio consumando verdure crude la biodisponibilità è massimo del 10% mentre può arrivare al 50 % quando disciolti negli oli (1).
Controindicazioni ed effetti collaterali
La carenza di vitamina A determina difetti alla vista e addirittura cecità. Inoltre se tale carenza si verifica durante la giovane età può essere responsabile di un ridotto processo di crescita. La carenza è inoltre responsabile di maggior sensibilità alle infezioni, secchezza di capelli e problemi alla pelle.
La carenza di beta-carotene non determina effetti sulla salute a meno che non sia presente contemporaneamente una carenza di vitamina A. In tal caso i sintomi sono gli stessi della vitamina A.
Trattandosi di una sostanza liposolubile che si deposita nel nostro corpo, l’eccesso di vitamina A può dare origine a tossicità acuta (malessere generale, anoressia, nausea, irritabilità, desquamazione della pelle, convulsioni) ma anche cronica (malformazioni scheletriche, fratture, emorragie interne).
A differenza della vitamina A, il beta-carotene non è tossico in quanto l’eccesso viene eliminato. Tuttavia se vengono consumate grandi quantità di alimenti ricchi di beta-carotene può esserci accumulo nelle cellule grasse sotto la pelle, che possono diventare gialle (1).
Riferimenti bibliografici:
- Alice S. Green, Andrea J. Fascetti. Meeting the Vitamin A Requirement: The Efficacy and Importance of β-Carotene in Animal Species. Scientific World Journal. 2016.
- Sci Rep 2016 Dec 12. Association Between Vitamin A, Retinol and Carotenoid Intake and Pancreatic Cancer Risk: Evidence From Epidemiologic Studies.
- Int J Cancer. 2010 Jul 1. Beta-carotene supplementation and cancer risk: a systematic review and metaanalysis of randomized controlled trials. Druesne-Pecollo N, Latino-Martel P, Norat T, Barrandon E, Bertrais S, Galan P, Hercberg S.
- Nicotine Tob Res. 2019 Jul 17. β-Carotene Supplementation and Lung Cancer Incidence in the Alpha-Tocopherol, Beta-Carotene Cancer Prevention Study: The Role of Tar and Nicotine. Middha P, Weinstein SJ, Männistö S, Albanes D.
Buonasera dott.
Un estratto di succo crudo (enzimi vivi) di carota e sedano può essere adiuvante nella cura di una metastasi al fegato (origine dal colon, tumore eradicato totalmente , storia temporanea)che sarà tratta a breve con chemio e radio e poi trattato chirurgicamente. I valori epatici sono normali , il fegato non sta soffrendo
La ringrazio
Cordialità
No, non è sufficiente.
Buonasera dottore sono stata operata di tumore al seno , ci sono controindicazione all’assunzione di pillole di beta carotene? Vivo in una cittadina di mare ; nel periodo estivo aiuta ad evitare macchie cutanee ? Grazie Annaanna
No non c’è controindicazione.
In famiglia c e in caso di vitiligine e mi hanno consigliato di far prendere del betacarotene ma non saprei cosa prendere .chi mi può aiutare??
Cara Sig. Silvia
grazie del commento. E’ proprio grazie al beta-carotene che ha quel colore della cute, data la presenza di tessuto adiposo in quelle sedi (è una sostanza lipofila). Non esiste un iperaccumulo della sostanza, quella in accesso tutto al più si deposita nel tessuto adiposo, e di conseguenza una ipervitaminosi A da assunzione di beta-carotene “naturale”. Esiste una differenza fra sostanza “naturale”, che viene utilizzata ed entra nelle cellule, e quello “sintetico” che non ha lo stesso effetto protettivo. Se vuole evitare il colore “giallognolo” usi una piccola quantità di burro mentre assume la zucca!!
Cordialmente
Massimo Bonucci M.D.
Presidente ARTOI
essendo ghiottissima di zucca riesco a mangiarne quantità notevoli compresa la buccia. i palmi delle mie mani sono giallognoli e temo che un accumulo di b carotene possa danneggiarmi fegato e capelli. ma è vero che essendo di origine vegetale ed essendo precursore non danneggia gli organi in cui si accumula perchè il tempo di trasformazione in vitamina a è lungo per cui viene eliminato prima della conversione? grazie