Cos’è
La capecitabina è un farmaco antineoplastico, appartenente alla categoria delle fluoropirimidine, utilizzato per il trattamento di varie forme tumorali:
- Carcinoma del colon di stadio III come terapia adiuvante (prima dell’intervento chirurgico)
- Carcinoma del colon-retto metastatico
- In associazione con farmaci a base di platino nel trattamento del carcinoma gastrico avanzato
- In associazione con docetaxel nel trattamento del carcinoma mammario localmente avanzato o metastatico già trattato con antracicline
- Carcinoma mammario localmente avanzato o metastatico già trattato con taxani o antracicline
Meccanismo d’azione
La capecitabina è una fluoropirimidina non citotossica che una volta somministrata viene trasformata nella forma citotossica 5-fluorouracile (5-FU). Il 5-FU, dopo essere entrato nelle cellule, blocca la sintesi di DNA e RNA pertanto le cellule non saranno più in grado di dividersi e crescere quindi andranno incontro a morte cellulare.
Modalità di somministrazione
La capecitabina si presenta sottoforma di compresse rivestite con film. La modalità di somministrazione è per via orale. Solitamente le compresse si assumono tutti i giorni con dei periodi di pausa. La durata della terapia e gli intervalli variano a seconda della patologia.
Controindicazioni ed effetti collaterali
In quanto potrebbe interferire con il meccanismo d’azione, è sconsigliato l’uso concomitante di capecitabina con brivudina, warfarin, fenprocumone, fenitoina, acido folinico.
Gli effetti collaterali che possono verificarsi in seguito all’assunzione di capecitabina sono:
- Infezioni
- Congiuntivite
- Nausea, diarrea, vomito, dolore addominale, stomatite, riduzione dell’appetito, stipsi
- Insonnia, depressione
- Mal di testa
- Alopecia, eritema
- Stanchezza, debolezza e senso di affaticamento
- Abbassamento del numero di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine che scompaiono nel momento in cui si interrompe il trattamento
- Dolori muscolari e articolari