Cos’è
Il carboplatino è un farmaco antineoplastico a base di platino, appartenente alla categoria dei farmaci alchilanti, utilizzato per il trattamento di varie forme tumorali:
- Carcinoma epiteliale dell’ovaio in fase avanzata, come terapia di prima linea
- Carcinoma epiteliale dell’ovaio in fase avanzata, come terapia di seconda linea dopo il fallimento di altri farmaci chemioterapici
- Carcinoma polmonare a piccole cellule, in associazione ad altri agenti chemioterapici.
Il precursore del carboplatino è un altro farmaco a base di platino chiamato cisplatino che però presenta maggiori effetti collaterali.
Meccanismo d’azione
Il carboplatino è un farmaco che una volta somministrato si va a legare al DNA bloccandone la sintesi e impedendo quindi alle cellule di replicarsi e crescere. La conseguenza è che la cellula tumorale, che presenta meccanismi di riparazione poco efficaci, va incontro a morte cellulare.
Modalità di somministrazione
Il carboplatino si presenta sottoforma di concentrato per soluzione per infusione. La modalità di somministrazione è per via endovenosa. La durata dell’infusione è di 15 – 60 minuti. Solitamente le infusioni vengono ripetute ogni 4 settimane.
Controindicazioni ed effetti collaterali
In quanto potrebbe interferire con il meccanismo d’azione, è sconsigliato l’uso concomitante di carboplatino con fenitoina, vaccini, ciclosporina, farmaci nefrotossici.
Gli effetti collaterali che possono verificarsi in seguito all’assunzione di carboplatino sono:
- Infezioni
- Neuropatia periferica (parestesia e riduzione dei riflessi osteotendinei)
- Nausea, vomito, dolore addominale, diarrea, stipsi
- Abbassamento del numero di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine che scompaiono nel momento in cui si interrompe il trattamento
- Disturbi visivi
- Alopecia
- Astenia
- Difetti uditivi
- Disturbi epatobiliari