Lo stomaco
Lo stomaco è un organo dell’apparato digerente posto nella cavità addominale deputato all’immagazzinamento del cibo e alla sua iniziale trasformazione prima che questo passi all’intestino.
Lo stomaco è rivestito, dall’interno verso l’esterno, da una mucosa, sottomucosa, strato muscolare e peritoneo viscerale.
La maggior parte dei tumori dello stomaco si sviluppano proprio a livello della mucosa e possono essere di natura benigna (polipi, fibromi, leiomiomi, neurinomi, fibroadenomi) o maligna (adenocarcinoma).
I tumori
I tumori negli strati più profondi dello stomaco colpiscono l’organo più raramente.
I tumori benigni sono condizioni caratterizzate da una crescita anomala delle cellule del tessuto; la crescita però rimane localizzata e non mette in pericolo la vita delle pazienti. Ovviamente la lesione deve essere tenuta sotto controllo e asportata chirurgicamente se cresce di volume.
L’adenocarcinoma, invece, è un tumore maligno che si sviluppa a causa della crescita incontrollata delle cellule della mucosa gastrica.
Il tumore dello stomaco non sempre rimane localizzato ma può progredire e diffondersi innanzitutto ai linfonodi regionali. Per via ematica, invece, il tumore può andare a diffondersi anche in sedi più lontane: gli organi dove più frequentemente possono localizzarsi le metastasi sono fegato, polmoni, cervello e ossa. Per via diretta, infine, il tumore si diffonde all’esofago, al duodeno, al peritoneo e al colon.
Epidemiologia
Il carcinoma gastrico rappresenta il quinto tipo di tumore più frequente negli uomini e nelle donne con più di 70 anni (5 %).
Sono 14.300 i nuovi casi di tumore dello stomaco attesi nel 2019 (8.400 negli uomini e 5.900 nelle donne).
La possibilità di sviluppare un tumore dello stomaco nel corso della vita è par a 1/38 negli uomini e 1/75 nelle donne.
La sopravvivenza a 5 anni dei pazienti con tumore allo stomaco in Italia è pari al 32 % circa, ma con l’aumentare dell’età la % di sopravvivenza a 5 anni diminuisce (21,6 % per gli over 75).
La sopravvivenza a 10 anni in Italia è pari al 29 %.
Nel 2016 i decessi in Italia per tumore dello stomaco sono stati 9.281 (5.458 negli uomini e 823 nelle donne). La possibilità di morire a causa di un tumore dello stomaco è pari a 1/48 negli uomini e 1/102 nelle donne.
Il carcinoma gastrico rappresenta sia negli uomini che nelle donne la 5° causa di morte oncologica (6 %).
Sia l’incidenza che la mortalità sono in aumento rispetto gli anni precedenti.
I numeri del cancro 2019 – Gruppo di Lavoro AIOM, AIRTUM, FONDAZIONE AIOM
Prognosi
La prognosi, ossia la previsione sul decorso e l’esito della malattia, è influenzata soprattutto dalle condizioni generali del paziente e dallo stadio della malattia.
Nonostante le notevoli potenzialità delle vie terapeutiche, la prognosi del carcinoma gastrico rimane molto grave. I fattori associati ad una prognosi peggiore ed una ridotta sopravvivenza sono:
- Estensione del tumore
- L’interessamento linfonodale
- La presenta di metastasi a distanza
- L’isotipo
- Il grado di malignità
- Eventuale stato di malnutrizione del paziente
- Età del paziente
Fattori di rischio ed eziologia
Le cause del carcinoma gastrico non sono bene note. Sono diversi, però, i fattori che aumentano il rischio di sviluppare tale patologia. I più importanti fattori di rischio sono:
- La gastrite atrofica (una malattia infiammatoria dello stomaco)
- Ulcera gastrica
- L’infezione causata da un batterio chiamato Helicobacter Pylori
- Presenza di polipi
- Presenza di metaplasia intestinale
- Dieta ricca di sale, grassi, alimenti conservati sotto sale o affumicati, alcool
- Fumo di sigaretta
- Anemia perniciosa
- L’età avanzata
- Sesso maschile
- Obesità e sovrappeso
Prevenzione
Non essendoci una singola causa per lo sviluppo di carcinoma gastrico, le migliori misure di prevenzione sono:
- Seguire una sana e corretta alimentazione
- Non fumare
- Adottare uno stile di vita sano
- Fare regolarmente attività fisica
- Debellare in maniera corretta l’Helicobacter Pylori in caso di infezione
Ad oggi, purtroppo, non esistono dei programmi di screening ai quali i pazienti possono partecipare per fare prevenzione e diagnosi precoce.
Tipologie e classificazione
Il 90-95 % dei tumori dello stomaco è rappresentato dall’adenocarcinoma che ha origine dalle cellule della mucosa gastrica. Il 50 % di questi tumori si sviluppa in una zona dello stomaco chiamata antro.
Sulla base delle caratteristiche istologiche, l’adenocarcinoma gastrico si divide in:
- Adenocarcinoma di tipo intestinale (53 %): questo tipo di tumore, che si presenta sotto forma di formazioni simil-polipoide, si verifica la trasformazione dell’epitelio dello stomaco in epitelio intestinale.
- Adenocarcinoma di tipo diffuso (33 %): si sviluppa dalla mucosa gastrica che non subisce trasformazione come nel caso precedente e penetra negli strati più profondi della parete dello stomaco.
- Adenocarcinoma misto (14 %): presenta le caratteristiche di entrambe le forme precedenti
Altre forme di tumore gastrico, oltre l’adenocarcinoma, sono il:
- GIST (tumori stromali gastrointestinali) che originano dai tessuti che circondano lo stomaco
- Tumore neuroendocrino che si sviluppa dalle cellule neuroendocrine dello stomaco
- Leiomiosarcoma che ha origine dallo strato muscolare dello stomaco
- Linfoma MALT che ha origine dal sistema linfatico dello stomaco
In base all’estensione della malattia, il carcinoma gastrico si suddivide in vari stadi:
- Stadio 0: il tumore si trova solo nello strato superficiale dello stomaco senza essersi diffuso ai linfonodi o ad altre zone del corpo
- Stadio 1: il tumore ha invaso gli strati più profondi della parete dello stomaco e può essersi diffuso ad alcuni linfonodi ma non ad altre zone del corpo.
- Stadio 2: il tumore ha invaso strati ancora più profondi della parete dello stomaco e può essersi diffuso a diversi linfonodi ma non ad altre zone del corpo.
- Stadio 3: il tumore ha invaso strati profondi dello stomaco fino ad arrivare in alcuni casi alla sierosa che circonda l’organo. Si è diffuso a diversi linfonodi ma non ad altre zone del corpo.
- Stadio 4: il tumore ha invaso strati profondi dello stomaco, compresa la sierosa. Si è diffuso ai linfonodi e ha dato metastasi a distanza.
Sintomi
Ad uno stadio iniziale il carcinoma gastrico raramente causa sintomi. Quando compaiono possono essere:
- Poco appetito
- Riduzione del peso corporeo
- Dolore addominale
- Sensazione di sazietà anche dopo piccoli pasti
- Nausea e vomito
- Gonfiore addominale
- Sangue nelle feci
- Stanchezza
- Disfagia
Questi sintomi sono molto aspecifici, ossia possono essere causati da tante altre patologie, anche non oncologiche. Quando compaiono è opportuno fare una corretta diagnosi differenziale con l’ulcera gastrica, gastrite cronica e tumori benigni.
Diagnosi
La prima metodica che si utilizza per fare diagnosi di carcinoma gastrico è la gastroscopia, un esame che si esegue inserendo nella bocca del paziente e fino allo stomaco un tubicino con all’estremità una telecamerina che permette di individuare esattamente la sede del tumore.
Una volta individuato il tumore mediante gastroscopia, sempre durante lo stesso esame è possibile effettuare una biopsia, ossia prelevare un campione di tessuto e farlo analizzare mediante esame istologico.
Dopo che la neoplasia è stata identificata si procede con altri esami strumentali (TAC e PET) per valutare la presenza o meno di metastasi.
Alcuni esami di laboratorio possono contribuire alla diagnosi: si tratta dei markers FSA, CEA e GICA anche se non sono specifici per il carcinoma gastrico. Sono importanti soprattutto durante la fase di follow-up in quanto un loro aumento può indicare una ricomparsa della malattia.
Terapia
Nella maggior parte dei casi, il primo approccio alla malattia è rappresentato dalla chirurgia. Nelle fasi iniziali di malattia la chirurgia è risolutiva e prevede la rimozione di tutto lo stomaco (gastrectomia totale) o solo di una parte (gastrectomia parziale).
La chemioterapia si utilizza prima o dopo la chirurgia o nei pazienti con malattia avanzata che non possono essere operati. I principali farmaci utilizzati sono: 5-FU, capecitabina, carboplatino, cisplatino, docetaxel, epirubicina, irinotecan, oxaliplatino, paclitaxel. Nella maggior parte dei casi questi farmaci vengono somministrati come terapia di combinazione (2 o 3 farmaci diversi insieme).
La radioterapia viene utilizzata insieme alla chemioterapia, nelle fasi iniziali della malattia, prima o dopo l’intervento chirurgico oppure solamente a scopi palliativi quando il tumore non può essere rimosso mediante chirurgia.
Anticorpi monoclonali
La terapia con anticorpi monoclonali è riservata ai tumori gastrici che presentano mutazione del gene HER-2. Si tratta di un farmaco chiamato trastuzumab in grado di legarsi al recettore codificato dal gene mutato HER-2. La conseguenza è che bloccando HER-2 viene bloccato il ciclo cellulare delle cellule tumorali e i processi di neoangiogenesi; in più viene stimolato il sistema immunitario ad attaccare le cellule tumorali nelle quali trastuzumab ha agito.
Un altro anticorpo monoclonale utilizzato nel trattamento del carcinoma gastrico è il ramucirumab, che si lega al recettore per il fattore di crescita VEGF bloccando il legame di quest’ultimo. In questo modo vengono bloccati i processi di angiogenesi che permettono al tumore di crescere.
Anche l’immunoterapia offre delle possibilità di terapia: il nivolumab e il prembrolizumab sono farmaci che agiscono bloccando PD-1, una proteina presente sulle cellule del sistema immunitario che vengono così stimolate ad attaccare le cellule tumorali.
Mia madre ha avuto un adenocarcinoma allo stomaco del tipo T4 – N2 – G3 – R0. Non ha potuto fare la chemio post operatoria perchè il fisico non lo permetteva, ha fatto l’intervento e ora ha iniziato a fare la chemio FolFox 12 cicli ogni 14 giorni per 6 mesi e poi terapia da continuare a casa con un farmaco per infusione per 48 ore. Come integratori l’oncologa le ha prescritto: ferro, visto la sua difficoltà a prendere la compressa giornaliera, ogni mese con la chemio le viene fatta una flebo di ferro, una iniezione di vitamina B12 ogni mese, folina tutti i giorni – Di sua iniziativa sta prendendo bustine di papaya naturale al 100% e Floradix sciroppo naturale di frutta che contiene ferro, vitamina C e alcune vitamine del gruppo B – Pesa 51.7 grammi è alta 153 cm e BMI 21.5 (FFM 14 Kg/m2). Cosa possa darle per fronteggiare al meglio la chemio, aumentare le difese immunitarie, impedire ai globuli bassi di abbassarsi e sopportare meglio il caldo dei prossimi giorni? Grazie.
Bisogna che venga seguita da un collega che segue le terapie integrate in modo da poterla aiutare al meglio