Cos’è
La carmustina è un farmaco antineoplastico, appartenente alla categoria delle nitrosouree (agenti alchilanti), utilizzato da solo in associazione ad altri farmaci antitumorali per il trattamento di varie forme tumorali:
- Tumori cerebrali: glioblastoma, gliomi, medulloblastoma, astrocitoma, ependimoma, metastatici e non metastatici.
- Linfoma non Hodgkin, come terapia secondaria ma anche come trattamento precedente a trapianto di cellule ematopoietiche
Meccanismo d’azione
La carmustina è un farmaco che esercita un’azione citotossica sulle cellule tumorali mediante diversi meccanismi. Essendo un agente alchilante, è in grado di provocare una reazione di alchilazione sulle nucleoproteine, interferendo così con la sintesi di DNA, RNA e con la riparazione del DNA. La carmustina, inoltre, provoca la formazione di legami crociati nella doppia elica del DNA impedendone così la replicazione e la trascrizione. La conseguenza è che le cellule tumorali vanno incontro ad un rallentamento nella crescita cellulare.
Modalità di somministrazione
La carmustina si presenta sottoforma di polvere concentrata per soluzione per infusione. La modalità di somministrazione è per via endovenosa. Solitamente le infusioni vengono ripetute ogni 6 settimane circa.
Controindicazioni ed effetti collaterali
In quanto potrebbe interferire con il meccanismo d’azione, è sconsigliato l’uso concomitante di carmustina con cimetidina, digossina, melfalan.
Gli effetti collaterali che possono verificarsi in seguito all’assunzione di carmustina sono:
- Abbassamento del numero di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine che scompaiono nel momento in cui si interrompe il trattamento
- Mal di testa
- Disturbi oculari
- Abbassamento della pressione arteriosa
- Tossicità polmonare
- Nausea, vomito, diarrea, stipsi, stomatite
- Dermatite e alopecia
- Tossicità epatica