La radiochirurgia
La radiochirurgia è una tecnica utilizzata in oncologia con lo scopo di offrire ai pazienti un più ampio spettro di intervento per la cura della malattia, in affiancamento alle già consolidate pratiche chirurgiche, farmacologiche e radioterapiche.
Con questa tecnologia si può inviare una dose elevata di radiazioni ionizzanti, provenienti da una sorgente esterna, su un bersaglio (tumore solido) all’interno del corpo di cui sia nota la posizione, la forma e la dimensione. A differenza della radioterapia tradizionale che è molto meno precisa e utilizza radiazioni a dosi più basse, la dose di radiazioni emessa con la radiochirurgia è tale da distruggere il tessuto malato con una precisione da chirurgia (da quì il nome radio-chirurgia) quindi senza andare a danneggiare i tessuti vicini come nel caso della radioterapia.
Con la radiochirurgia si possono distruggere lesioni tumorali solide oppure trattare disordini funzionali come l’ epilessia, il morbo di Parkinson, il dolore cronico farmacorefrattario ( ad esempio la nevralgia del trigemino) e molti altri disturbi.
La radiochirurgia più utilizzata è la stereotassica che consente di erogare in poche sedute, da 1 a 5, di 1 ora ciascuna, le radiazioni su un bersaglio di piccole dimensioni, limitando in questo modo i danni sui tessuti sani circostanti. Con la radioterapia tradizionali sono necessarie diverse sedute (anche 30).
La radiochirurgia viene eseguita mediante due strumenti acceleratori di radiazioni chiamati Gammaknife e il Cyberknife che rappresentano una valida alternativa alla chirurgia soprattutto in due circostanze:
- nei pazienti con tumore localizzato ma non operabile per l’infiltrazione della malattia agli organi adiacenti
- nei pazienti con recidiva di malattia in sedi precedentemente irradiate con radioterapia tradizionale.
Il sistema è del tutto non invasivo e può essere effettuato in day-hospital o su base puramente ambulatoriale. Questo aspetto è assolutamente da non sottovalutare: la radiochirurgia, e soprattutto il cyberknife, elimina i lunghi tempi di ospedalizzazione tipici della chirurgia.
Il cyberknife presenta dei vantaggi rispetto il gammaknife?
- il gamma knife può trattare solo la zona del cranio mentre il cyberknife, data la sua mobilità (6 gradi di libertà e circa 1200 posizioni diverse), può trattare qualsiasi altro distretto corporeo. Il trend dei pazienti trattatati con cybernkife in distretti extracranici sta aumentando notevolmente *. E’ un limite pensare oggi alla radiochirurgia come ad una tecnica adatta solo all’ambito cerebrale o applicabile solo a questo, soprattutto dopo aver considerato che i tumori più frequenti, nelle donne e negli uomini, sono quelli extracranici **.
- il gamma knife, per l’immobilizzazione del paziente, utilizza degli elmetti che vengono fissati al cranio del paziente (in anestesia locale). Il cyber knife, invece, utilizza delle maschere termoplastiche che vengono adattate sulla superficie cutanea della zona da trattare.
- con il gamma knife, inoltre, a differenza del cyberknife, il trattamento non può essere frazionato proprio a causa dell’utilizzo degli elmetti fissi.
- il cyberKnife è l’unico sistema al mondo che permette trattamenti con un’accuratezza di 1.5 mm su lesioni che si muovono con il respiro.
- con il gamma knife viene utilizzata come sorgente di radiazioni una sostanza radioattiva (cobalto radioattivo), non utilizzata con il cyberknife.
Il limite principale delle due metodiche è rappresentato dalle dimensioni del tumore: lesioni maggiori di 2,5 – 3 cm non possono essere trattate con radiochirurgia.
Il cyberknife, per tutti questi motivi, rappresenta un’assoluta innovazione nel campo della radiochirurgia, differenziandosi da qualsiasi altra apparecchiatura presente oggi sul mercato.
* trend dei pazienti trattati con radiochirurgia mediante Sistema cyberknife per i diversi distretti corporei
** immagine i numero del cancro in Italia 2018
Qual è il miglio centro di radioterapia x la Cyberknife? Grazie
Firenze Centro Cyberknife e Minano Centro Diagnostico Italiano
Buonasera, vorrei sapere se il trattamento Cyberknife e’ indicato per una recidiva di glioblastoma temporale sinistro ( piccolo 9 mm ). Parlano di toglierlo chirurgicamente ma con alcuni rischi non certi ma possibili
Certo che si può. Si deve fare in Centri specializzati nel trattamento: Firenze o Milano
Buonasera. Mio papà ha avuto un aedenocarcinoma polmonare LSS nel 2020 È stato operato ha fatto chemio e radio ed stato esente da malattia dono ad ora… durante l’ennesimo FollowUp la tac ha riscontrato 5 lesioni millimetriche nel cranio (una di 9 mm). Siamo in attesa di fare la risonanza ed ovviamente di un confronto con l’oncologo. Vorrei andare lì preparata ed informata il più possibile. La Radiochirurgia da quello che ho potuto leggere in casi come questo è consigliata. Me lo confermate? Vi ringrazio
La RT stereotassica e la Cyberknife sono metodiche quasi simili e di possibile aiuto
Vorrei sapere se un intervento con CyberKnife puo’ essere preso in considerazione in soggetto con tumore prostatico recidivo dopo trattamento con termoablazione HIFU Focal One nel 2017 e 2019. Ultimo PSA: 11,2 a luglio 2022.
Scansione PET 3D del 20/10/2021 dal vertice cranico alla radice della coscia e a seguire scansione mirata alle pelvi e all’addome inferiore.
L’esame PET/TC dimostra iperaccumulo del tracciante in corrispondenza della porzione medio-basale del lobo prostatico di destra (SUVmax 17, PSMA score 2) Limitatamente alla capacità di risoluzione della metodica (4 mm) non si evidenziano altre aree di patologico accumulo del radiofarmaco a carico dei segmenti corporei esaminati.
Conclusioni: Presenza di malattia evolutiva ad elevata espressione del PSMA in sede prostatica (PSMA-RADS 4)
importante è la grandezza della lesione.
Buongiorno,
mio marito è stato sottoposto a 10 sedute di radioterapia stereotassica con acceleratore, per una recidiva pelvica pre coccigea da tumore del retto operato 2 anni fa. La lesione è 3,6 cm,
Ci hanno detto che da sola questa radioterapia è curativa e può portare a remissione completa anche senza l’intervento chirurgico.
Vorrei sapere se effettivamente è così oppure se si renderà necessario fare altre cure. Sono molto perplessa.
Grazie.
Cordiali saluti.
La Radioterapia è un ottimo rimedio, ma è sempre un trattamento loco regionale. Bisogna sempre valutare un trattamento sistemico magari con sostanze naturali.
Mio fratello ha un adenocarcinoma polmonare che non credo possa essere trattato da voi per le dimensioni,ma anche 3 metastasi al fegato che invece rientrano nella vostra casisticaper le loro dimensioni.Lo potete aiutare?posso mandare tutta la documentazione medica.Grazie
Possiamo utilizzare la nostra conoscenza per tutti i tipi di tumore indipendentemente dalla loro grandezza. Può contattare la segreteria per avere info riguardanti la modalità dei trattamenti: info@artoi.it