Che cosa significa terapia integrata nei tumori?
– l’uso combinato di più presidi terapeutici (farmaci + radioterapia e/o ipertermia)
Quali farmaci vengono usati?
– si possono usare i farmaci antiblastici insieme a sostanze naturali
Anche le vitamine?
– sì
Si dice che le vitamine fanno aumentare il tumore, è vero?
– i tumori non sono in grado di usare le vitamine per accrescersi, piuttosto usano le calorie e le preteine complesse.
I farmaci naturali bloccano o riducono l’attività della chemioterapia?
– i farmaci naturali aumentano l’effetto della chemioterapia e riducono gli effetti indesiderati della chemioterapia.
In quali tipi di tumore è indicata la terapia integrata?
– in tutti i tipi di neoplasia
Ha effetti collaterali?
– no, nessuno
Quali sono le differenze fra terapia classica e terapia integrata?
– nessuna. Solo che la terapia integrata deve essere continuata anche dopo la fine della chemioterapia
Prevenzione e protezione, cosa significano?
– Prevenzione significa ridurre l’incidenza della neoplasia e delle ricadute. Protezione significa aumentare le difese contro la patologia neoplastica
Quali sono in generale i mezzi per prevenire la malattia neoplastica?
– Fare screening adeguati, vivere in ambienti sani, mangiare sano, attività fisica e ridurre lo stress
In quali tipi di neoplasie è indicata l’ipertermia?
– ogni neoplasia solida in ogni distretto corporeo
Quando non vi è possibilità di eseguire applicazioni di ipertermia?
– se vi è la presenza di versamento pleurico od ascite
E’ una procedura invasiva?
– no, il calore viene erogato in profondità mediante delle sonde applicate sulla cute del paziente in corrispondenza dell’organo malato
Vi sono effetti collaterali degni di nota?
– no, la procedura è innocua
Interferisce con altri trattamenti?
– no, anzi sinergizza l’effetto di chemioterapia e radioterapia
Quanto dura una applicazione?
– un’ora
Un ciclo di quante sedute è composto?
– si tratta di 10 sedute, ripetibili nel tempo
Esiste documentazione scientifica che dimostri l’efficacia del trattamento?
– certamente si, nuovi studi sono tuttora in corso per avere ulteriori dati di efficacia
Come agisce il trattamento contro la massa tumorale?
– le cellule neoplastiche risultano meno attrezzate delle normali, avendo delle membrane cellulari aberranti, a resistere al calore; pertanto vengono spinte verso l’apoptosi (morte cellulare programmata). Inoltre il maggior afflusso di sangue causato dalla vasodilatazione locale, che si attua durante la terapia, facilità la distribuzione dei chemioterapici. Non da ultimo viene stimolato il sistema immunitario localmente e le cellule già danneggiate da un eventuale trattamento in radioterapia vengono spinte più celermente a morte.
Dopo il trattamento devo stare lontano da altre persone?
– assolutamente no
Il riscaldamento locale non provoca ustioni?
– il macchinario è dotato di sonde refrigerate adatte a non scaldare in superficie ma in profondità. Inoltre la presenza dell’operatore consente di modulare l’intensità della radiofrequenza e quindi del calore
Mi è stato diagnosticato un tumore del polmone non a piccole cellule. Ricorro subito all’ipertermia?
-Dipende. Il ruolo dell’ipertermia in questi casi è riservato alla terapia neoadiuvante (cioè precedente ad un intervento chirurgico per diminuire la dimensione della massa, in abbinamento a chemioterapia e/o radioterapia) ed alla terapia delle lesioni metastatiche. Il ruolo principe nella terapia delle neoplasie polmonari non a piccole cellule spetta alla chirurgia qualora possa essere praticata. La terapia complementare riduce gli effetti collaterali della chemioterapia.
Mi è stato diagnosticato un tumore della mammella. A chi mi rivolgo?
La dimensione della neoplasia e la sua estensione locale indicano l’opportunità o meno di eseguire un trattamento neoadiuvante. La riduzione della massa prima di operare può essere molto utile nel proseguo della storia di malattia. Chirurgia, chemioterapia e radioterapia rappresentano il cardine terapeutico per una neoplasia mammaria non metastatica. L’ipertermia trova indicazione nella terapia neoadiuvante (prima dell’intervento) e nei casi in cui la malattia abbia dato luogo a delle metastasi. La terapia integrata serve a ridurre l’incidenza delle ricadute e viene consigliata dopo aver effettuato tutti i trattamenti indicati
Ho un tumore del fegato con molti noduli. L’ipertermia è indicata?
Certamente si. Da sola o come coadiuvante di altre terapie qualora siano praticabili. L’integrazione con farmaci enzimatici potrebbe essere una soluzione.
Ho un tumore del colon. A chi mi rivolgo?
In primis al chirurgo per l’asportazione. Successivamente l’oncologo valuterà l’opportunità di una chemioterapia adiuvante. La terapia complementare con farmaci naturali riduce l’incidenza delle ricadute. L’ipertermia è riservata ai casi metastatici e con coinvolgimento del peritoneo.
Ho un tumore del retto. Che fare?
Valutare l’opportunità di una terapia combinata chemioterapia, radioterapia, ipertermia prima dell’intervento. Riducendo la massa l’intervento chirurgico risulta più agevole e meno gravato da recidive locali. Successivamente si potrà valutare una chemioterapia sistemica. La terapia integrata potrà ridurre gli effeti collaterali e l’incidenza delle ricadute. Ipertermia su sedi metastatiche.