Cos’è
L’echinacea è un genere di pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae, originarie del Nord America. Al genere Echinacea appartengono 9 specie ma le più comuni sono l’Echinacea purpurea, Echinacea pallida ed Echinacea angustifolia. Si tratta di piante in grado di adattarsi a diverse condizioni ambientali e a diversi terreni senza particolari esigenze e che fioriscono nel periodo estivo.
L’uso medicinale di questa pianta risale a tempi molti antichi dove già erano note le sue proprietà benefiche per la salute umana.
I principi attivi responsabili delle proprietà salutari della pianta si trovano nel rizoma (radice) e nei fiori. Le sostanze chimiche dotate di attività farmacologica che vengono estratte da queste parti della pianta sono: polisaccaridi idrosolubili, alcamidi, poliacetileni, echinacoside, acido cicorico, acido caffeico e flavonoidi.
Proprietà farmacologiche
Grazie alle numerosissime proprietà farmacologiche della pianta, l’Echinacea viene utilizzata, come ausilio, in tantissime condizioni:
- malattie infettive soprattutto del sistema respiratorio, attenuando i sintomi clinici dell’influenza
- mal di denti
- dolore intestinale
- disturbi della pelle
- artrite
- cancro
Il meccanismo d’azione, mediante il quale i principi attivi della pianta esercitano tali effetti, non è ancora bene noto. Certamente un ruolo centrale lo hanno la capacità immunomodulante e antinfiammatoria soprattutto degli alcamidi e dei polisaccaridi.
Tra i meccanismi identificati, responsabili di questa attività sul sistema immunitario, rientrano la capacità di alcuni principi attivi:
- di rafforzare l’immunità innata
- di rafforzare il sistema immunitario contro le infezioni attraverso l’attivazione dei macrofagi, neutrofili, cellule NK e granulociti
- di stimolare la produzione di IL-10 e inibire la produzione di TNF-alfa, IL-6, IL-8, COX-1 e COX-2 e la 5-lipossigenasi
- di stimolare l’attività fagocitica dei macrofagi
- di sovraregolare geni coinvolti nell’attivazione o nel funzionamento di cellule del sistema immunitario come: chemochine, recettore di IL-7, fattore nucleare di linfociti T attivati, fattore di trascrizione T-box e molecole di adesione intercellulare
Oltre alla capacità di modulare e stimolare il sistema immunitario, l’Echinacea sembrerebbe anche essere dotata di proprietà antiossidanti. Gli estratti della pianta, infatti, si comportano in alcuni casi come “scavenger” ossia spazzini che rimuovono i radicali liberi (1).
Echinacea e oncologia
Gli studi su Echinacea e cancro non sono tantissimi. Tuttavia diversi autori hanno evidenziato che gli estratti della pianta, soprattutto gli alcamidi, sono in grado di esercitare degli effetti antitumorali.
Studi in vitro hanno fatto emergere che gli estratti dell’Echinacea:
- esercitano sulle cellule tumorali un effetto citotossico
- riducono il numero di cellule cancerose vitali
- inibiscono l’attività della telomerasi
- inducono l’apoptosi (mediante frammentazione del DNA e mediante l’attivazione delle caspasi 3/7)
- provocano l’arresto del ciclo cellulare delle cellule tumorali in fase G1 impedendone così la replicazione e proliferazione
- rallentano la migrazione e il processo di metastasi mediante regolazione della via PI3K/Akt
Oltre ad agire direttamente sul tumore, la somministrazione di questi estratti determina un aumento delle cellule NK, migliorando così la funzionalità del sistema immunitario contro le cellule tumorali (2, 3, 4).
Questi effetti sono stati osservati su linee cellulari in vitro di:
- carcinoma polmonare
- tumore del colon
- carcinoma epatico
- carcinoma mammario
In uno studio è anche stato osservato che l’Echinacea può agire in sinergia con alcuni agenti chemioterapici, in particolare il paclitaxel (3).
Biodisponibilità
I principi attivi estratti dalle piante di Echinacea sono dotati di elevata biodisponibilità. Quando assunti per via orale, infatti, questi composti vengono rapidamente assorbiti già a partire dalla bocca e dall’esofago (1).
Controindicazioni ed effetti collaterali
L’Echinacea è una pianta sicura e ben tollerata. Tuttavia, in seguito al suo utilizzo, sono stati riportati alcuni casi di eruzioni cutanee e sintomi gastrointestinali.
L’Echinacea poterebbe interferire con il metabolismo di alcuni farmaci (essendo un importante induttore ma anche inibitore del CYP3A4) pertanto è sconsigliato l’uso concomitante di estratti della pianta con etoposide, darunavir, ritonavir, disulfiram, cortisonici, immunosppressori, metronidazolo, midazolam, warfarin, tolbutamide (1).
Non essendo stati condotti tanti studi è sconsigliato comunque l’uso di echinacea durante il trattamento con qualsiasi farmaco antineoplastico.
Riferimenti bibliografici
- Pharmacogn Rev. 2015 Jan-Jun. Echinacea purpurea: Pharmacology, phytochemistry and analysis methods.
- BMC Complement Med Ther. 2021 Jan 14. The pro-apoptosis effects of Echinacea purpurea and Cannabis sativa extracts in human lung cancer cells through caspase-dependent pathway. Hosami F, Manayi A, Salimi V, Khodakhah F, Nourbakhsh M, Nakstad B, Tavakoli-Yaraki M.
- Nutr Cancer. 2021. Echinacea Angustifolia DC Extract Induces Apoptosis and Cell Cycle Arrest and Synergizes with Paclitaxel in the MDA-MB-231 and MCF-7 Human Breast Cancer Cell Lines. Espinosa-Paredes DA, Cornejo-Garrido J, Moreno-Eutimio MA, Martínez-Rodríguez OP, Jaramillo-Flores ME, Ordaz-Pichardo C.
- Int J Biochem Cell Biol. 2022 Jan. Echinacea purpurea suppresses the cell survival and metastasis of hepatocellular carcinoma through regulating the PI3K/Akt pathway. Xu W, Hu B, Cheng Y, Guo Y, Yao W, Qian H.