Massaggio terapia

La masaggio terapia è largamente diffusa per il benessere delle persone, può anche dare specifici benefici per i pazienti neoplastici in qualsiasi stadio della malattia.

L’uso della massaggio terapia, con specifiche precauzioni in certe situazioni, è di aiuto per i pazienti con neoplasia.

Ci sono studi larghi, ben disegnati trials di massaggio-terapia per pazienti neoplastici; esistono ricerche che mostrano migliori benefici per linfedema ed ansia.

Sebbene ci sia meno ricerca che supporta certi dati, il massaggio ha mostrato un miglioramento post-operatorio, sul sonno, dolore, fatica, costipazione e sulle funzioni immunitarie nei pazienti oncologici.

I medici che curano i pazienti neoplastici dovrebbero parlare a tutti loro a riguardo l’uso della massaggio-terapia, raccomandandola per l’ansia e lo stress, ed inviarli a qualificati terapisti del massaggio.

La massaggio-terapia, una terapia complementare conosciuta primariamente per il rilassamento, può anche dare beneficio nei pazienti neoplastici. Tuttavia questa tecnica necessita particolari considerazioni nei pazienti neoplastici. Mentre può essere di aiuto per alcuni pazienti, può essere dannoso o inefficace per altri. I rischi possono essere minimizzati e massimizzati i risultati se il medico parla con i propri pazienti.

Cercheremo di dare in questo capitolo informazioni riguardo i dati in letteratura sull’uso appropriato della massaggio-terapia ed i suoi benefici nei pazienti neoplastici, così da aiutare sia il medico che il paziente nell’intraprendere questa metodica.

La massaggio-terapia è classificata dal National Center for Complementary and Alternative Medicine (NCCAM) entro la categoria “ terapia manipolativa del corpo” come un “assortimento di tecniche che interessano la manipolazione del tessuti molli del corpo attraverso pressione e movimento”.

Ci sono diversi stili di massaggio-terapia ( come la Svedese, Rolfing, Tessuto profondo e neuromuscolare). A noi interessa in questo momento concentrare il nostro lavoro sul far conoscere il beneficio in genere della massaggio-terapia; starà agli specifici terapisti scegliere il più appropriato per il caso specifico.

Tutte le culture hanno sviluppato una massaggio-terapia come istintuale sullo strofinare e pressare un’area con dolore. Ci sono riferimenti che la datano 1600 a.c. Già Ippocrate nel 400 a.c. la menzionava come rimedio medico. Nel 20° secolo è diventata di interesse biologico. Negli anni 70 ha ritrovato un nuovo interesse soprattutto negli atleti.

Negli ultimi 25 anni ha cominciato ad avere un uso terapeutico con ricerche che ne hanno investigato l’aspetto fisiologico, fisico e psicologico.

Molte teorie hanno cercato di spiegare il meccanismo e l’azione del massaggio; alcune di esse sono ben testate, anche se ci sono poche correlazioni cliniche sui risultati ottenuti (osservazioni sull’aumento dei natural killer, o un aumento della sopravvivenza o del periodo libero da malattia; vedi Tab. 1).

La mancanza di chiari meccanismi di azione non devono però dissuadere i medici dal raccomandare la massaggio-terapia. Importante sarà parlare con i pazienti sui potenziali benefici, nel contesto degli studi approvati.

I pazienti neoplastici soffrono di sintomi fisici e di stress psicologici. Sintomi fisici come dolore o pesantezza legati alla presenza del tumore, altri sintomi, come costipazione e nausea possono risultare dai medicinali usati per il trattamento; Pazienti possono avere sintomi post-chirurgici, come dolore o linfedema. Lo stress psicologico, ansia, e depressione no devono essere sottovalutati.

La depressione si presenta con una frequenza quattro volte superiore alla popolazione generale. L’ansia è legata alla percezione di non “farcela” a sopportare i trattamenti e quindi non riuscire a vivere. Se non trattati questi sintomi portano il paziente a non farsi trattare adeguatamente.

La massaggio-terapia è stata impiegata ed investigata come terapia di intervento terapeutico per ridurre i sintomi nei pazienti neoplastici.

Gli studi sono tipicamente piccoli ed è difficile una chiara conclusione. Tuttavia studi hanno mostrato come la massaggio-terapia ha alleviato i sintomi (Ashinkaga et al, 2002; Coss et al, 1998; Lengacher 2002).

Però solo in alcuni centri sono praticati in modo stabile (soprattutto nei cewntri dove esiste la CAM).

A dispetto della popolarità e validità di questa metodica molti pazienti con neoplasia ed i loro parenti non conoscono il potenziale uso dei massaggi per il controllo dei sintomi.

Oltre il 20% dei pazienti neoplastici aggiunge la massaggio-terapia al trattamento standard.

Sicurezza della massaggio-terapia

Anche se il massaggio terapeutico è universalmente considerato essere sicuro, effetti indesiderati possono essere presenti. Sono stati riportati reazioni allergiche ai lubrificanti usati per i massaggi, bruciore o temporaneo aumento del dolore muscolare; rischi assoluti di questi eventi è sconosciuto.

Reports su effetti avversi come fratture, emorragie interne, dislocazioni, ematoma epatico, trombosi venosa profonda sono stati nel tempo riportati (vedi Tab. 2). Negli ultimi trials controllati randomizzati di massagio-terapia sono stati ritrovati pochi effetti avversi.

Pazienti neoplastici possono essere ad alto rischio richiedono modifiche della tecnica per non averne.

Non ci sono evidenze cliniche che la massaggio-terapia può diffondere neoplasia, anche se pressione diretta in sede del tumore deve essere scoraggiata.

Certamente la massaggio-terapia non deve sostituire il normale trattamento oncologico. Dobbiamo considerare il tipo di paziente per un migliore trattamento.

Benefici della massaggio terapia

Alcuni studi hanno numeri adeguati per investigare l’efficacia della massagio-terapia nei pazienti oncologici. Una meta analisi di otto studi clinici per un totale di 357 pazienti ha dimostrato una riduzione dell’ansia del (19% e 32% in quattro studi). In tre studi veniva dimostrata una riduzione del dolore. In due studi veniva riportata una riduzione della nausea. Studi individuali mostravano un miglioramento del sonno.

Un grosso studio pubblicato da Post-White et al. nel 2003 su 230 pazienti neoplastici che ricevevano massaggi e sfioramenti per 45 minuti settimanali per 4 settimane. Effetti fisiologici come riduzione di pressione e frequenza respiratoria, del dolore (con riduzione dell’uso di anti-infiammatori nonsteroidiei) ed ansia.

Uno studio non randomizzato di 10 minuti di massaggio ai piedi fatto dall’infermiere dimostrò una riduzione immediata del dolore, nausea ed ansia in 87 pazienti ospedalizzati. Una conclusione no è stata fatta per mancanza di studio controllato (pazienti non trattati), ma è stata richiesta per la facilità e semplicità del trattamento.

Un grande studio osservazionale retrospettivo pre e post-massaggio effettuato al Memorial Sloan Kettering Cancer Center su 1290 pazienti e seguito per tre anni, ha dimostrato una riduzione del 50% dei sintomi ( dal 21% della nausea al 52% dell’ansia) dopo il massaggio. E questo beneficio persisteva per 48 ore. La riduzione dei sintomi erano valutati da una scala da 0 a 10. La riduzione era anche del 54% (Cassileth et al 2004).

Il massaggio è stato proposto come riduzione dello stress. In uno studio un gruppo di pazienti riceveva un massaggio alla schiena di 20 minuti prima dell’intervento con un gruppo di controllo. Il post-intervento era migliore nel gruppo con il massaggio. Un altro studio su trapiantati di cellule staminali un gruppo riceveva 30 minuti di massaggio, un altro 30 minuti di sfioramento e un altro la visita delle infermiere. La riduzione dell’ansia, depressione e fatica era presente nel gruppo dei massaggi.

Una specifica tecnica di massaggi (drenaggio linfatico manuale) è stato impiegato per ridurre il linfedema nelle pazienti con neoplasia di mammella; in combinazione con fascia elastica, esercizio e pomata cutanea. Uno studio controllato ha dimostrato una significativa riduzione del volume dell’arto, del dolore e della pesantezza.

Il massaggio addominale è stato indicato nella riduzione della costipazione.

Il massaggio è stato indicato anche come miglioramento della funzione immunitaria, anche se gli studi non sono stati conclusivi.

I massaggi sono stati indicati inoltre come aiuto nel post-operatorio per ridurre la fibrosi da cicatrice e nel ripristinare la circolazione sanguigna. Studi ulteriori sono necessari per dimostrare l’efficacia del massaggio per queste indicazioni.

Le ricerche in questo campo sono indispensabili (sono aperti 15 studi con questa tecnica).

Uno studio controllo era eseguito per valutare l’impatto sul dolore in 380 pazienti con neoplasia avanzata. Un gruppo riceveva massaggi ed un gruppo riceveva le visite con solo toccamenti in particolari punti del corpo. I risultati hanno dimostrato riduzione del dolore in entrambi i gruppi con il beneficio nel breve periodo nel gruppo cui era effettuato il massaggio.

In conclusione possiamo dire che la massaggio-terapia è efficace per lo stress e l’ansia. Per il dolore sono necessari ulteriori studi.

Quello che sarà necessario comunque è la collaborazione e lo sviluppo di personale adatto al tipo di massaggio-terapia da eseguire. La formazione del personale sarà indispensabile per riuscire a dare benefici ai pazienti.

La Associazione ARTOI cercherà di formare i fisioterapisti, oltre che informare dove i terapisti in grado di raggiungere i risultati sperati.

Tab 1 Teorie del meccanismo di azione della massaggio terapia

Teoria Spiegazione

Teoria della riduzione del dolore

Massaggio-terapia crea uno stimolo fisico; il cervello ha difficoltà a processare e ricevere molti stimoli competitivi, così lo stimolo del dolore è meno riconosciuto

Aumento dell’attività parasimpatica

Mssaggio-terapia può sciftare il sistema autonomo fra il simpatico e parasimpatico con conseguente riduzione degli ormoni dello stress come il cortisolo, aumento della risposta immune con generale beneficio

Aumento della serotonina e delle endorfine

Alcuni studi hanno visto che la massaggio-terapia aumenta la produzione di questi neurotrasmettitori

Miglioramento della circolazione

Massaggio-terapia è stata teorizzata migliorare la circolazione sanguigna, così da aiutare a pulire i prodotti di scarto, come l’ac. lattico, riducendo il dolore muscolare

Miglioramento del circolo linfatico

Massaggio-terapia può migliorare il circolo linfatico e ridurre così il linfedema

Attenzione interpersonale

Alcuni teorizzano che l’effetto della massaggio- terapia sia dovuta all’attenzione data al paziente dal terapista e meno al trattamento fisico

Tab. 2 Circostanze con Effetti indesiderati Massaggio-correlati

Situazione Danno potenziale Necessaria modifica

Disordini coagulazione (piastrine basse, walfarin, eparina o terapia con aspirina

Perdita di sangue (da piccola perdita ad emorragia interna)

Pressione più leggera ed esclusione del massaggio dei tessuti profondi

Metastasi ossee

Frattura

Conoscenza della localizzazione delle metastasi e leggera pressione sopra questa area

Ulcere aperte, dermatite da radiazioni

Aumento del dolore, infezione

Esclusione del massaggio direttamente sopra l’ulcerazione o la dermatite

 

8 Commenti

  1. Sabina Marchi

    Buona sera, la mia cara amica è stata operata 7 anni fa per k al seno, prende ancora tamoxifen, è libera da malattia, però come mai dicono i medici che sarebbe meglio non fare massaggi alla schiena, spalla dolente, perché sostengono che si rompano dei legami molecolari, a me pare una cosa assurda, infondata e non dimostrabile, vorrei sapere il vostro parere! Grazie Sabina

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    • Staff

      Non ci sono controindicazioni ai massaggi.

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  2. Grazia

    Salve sono stata operata nell’aprile 2019 dk k mammario chemio radio e terapia ormonale….quali sono i trattamenti che posso fare

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    • Staff

      scriva a info@artoi.it per essere indirizzata ad uno dei nostri medici

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  3. Angela Marchese

    Buonasera
    Ho terminato le cure oncologiche, 6 mesi di chemioterapie, epirubucina e taxolo, radioterapia e terapia biologica e continuo con il tamoxifene.
    Continuo a fare fisioterapia a seguito dello svuotamento ascellare e chiedo se posso fare dei massaggi drenanti.
    grazie
    Angela

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    • Staff

      Si certamente ma solo da personale esperto

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  4. Antonio sirianni

    BUONASERA,
    sono un paziente oncologico di 58 anni LNH follicolare e presunto neuroendocrino alla testa pancreatica..asportazione chirurgica avambraccio sx. nel 2009 e radioterapia inguinale massa di 10cm nel 2016.
    neuropatia periferica arti inf. e trombosi sup. arto dx.
    in remissione ad oggi.
    purtroppo la famiglia e ulteriormente appesantita con figlio XLA e moglie SLA ed altri due figli.
    la problematica attuale più invadente é l’ansia.
    Cosa fare???

    Mi presento
    Antonio S.

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    • Staff

      Ci sono tantissime cose da fare: psicoterapia, psiconcologia, mindfulness, qi gong, yoga, fitoterapia, attività fisica…

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